Il 10, 11 e 12 aprile 2015 la Città di Bologna, d’intesa anche con i Comuni di Milano e Torino, ospiterà la seconda edizione degli Stati Generali della Mobilità Nuova, organizzati in collaborazione con la Rete Mobilità Nuova, la grande coalizione che coinvolge quasi 200 associazioni unite nel chiedere un nuovo modello di mobilità per il nostro Paese.
Gli Stati generali saranno l’occasione, a distanza di due anni dall’edizione di Reggio Emilia, di fare il punto sullo stato della mobilità italiana dal punto di vista di chi non si sposta esclusivamente in auto: pedoni, utenti del trasporto pubblico e pendolari, ciclisti. Saranno inoltre il luogo per condividere idee e lanciare proposte per un cambiamento, che incentivi finalmente il trasporto pubblico e la mobilità dolce, affinché le nostre città non siano più deturpate da traffico e inquinamento e possano esprimere al meglio, anche a livello turistico, la propria grande bellezza.
In questo percorso di costruzione di una mobilità a misura di persona, ormai inderogabile, pensiamo che il ruolo delle amministrazioni locali sia decisivo. Infatti i Comuni e le Regioni, sono i primi a scontrarsi con l’assenza di risorse necessarie per garantire un trasporto efficiente, la sicurezza delle strade, la predisposizione di infrastrutture per la ciclabilità e la creazione di spazi urbani a misura di persona e di pedone, che possano permettere anche ai diversamente abili di muoversi in libertà, ai bambini e agli anziani in autonomia.
l Comuni sono anche un banco importante per sperimentare soluzioni interessanti di mobilità nuova e moderazione del traffico che possono anticipare e orientare positivamente le scelte da compiere a livello centrale, nella prospettiva non più soltanto della tutela dell’ambiente e della salute per città più vivibili, ma anche della crescita di una nuova economia che può creare sviluppo, lavoro e innovazione.
Per questo motivo, vogliamo suggellare durante gli Stati generali di Bologna una grande e virtuosa alleanza fra enti locali, associazioni e operatori della mobilità, uniti nel realizzare azioni innovative di mobilità nuova nei propri territori e settori di attività e, nello stesso tempo, nel chiedere al Governo e al Parlamento di avviare anche in Italia quel cambiamento strutturale nella mobilità che ha ormai toccato tutta Europa.
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